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Sentiero del Parco Nazionale 3 BOSCO DEL CORVO

Cupone - Zarella
Itinerario: Pino Bello, Ponte Vecchio, Corvo Basso, Vallone Freddo, Colle Napoletano, Cupone
Accesso: Pino Bello, situato al km. 1.600 dalla S.S. 282 per Bocchigliero
Sviluppo: Km. 10,5
Percorrenza: 6,00 ore
Dislivello: 215 metri
Punti di appoggio: Al termine dell'itinerario area attrezzata a pic-nic con servizi essenziali
Difficoltà: Percorso di media difficoltà con tratti impegnativi

Trattasi di un lungo itinerario molto panoramico e suggestivo. È opportuno disporre di una riserva d'acqua sin dalla partenza, perché le fonti nel periodo estivo non sono sempre ricche. In prossimità della statale il percorso, il leggera discesa, si inoltra nel bosco di pino laricio con sporadiche piante di ontano nero e faggio.
Passato il primo ponticello, sulla destra, in prossimità di una valletta, sono visibili, in un gruppetto di piante di ontano i segni di beccata e di scavo prodotti dal picchiorosso maggiore che nidifica nella zona. Proseguendo dopo circa 300 metri, si giunge al torrente Cecita. Fino a quando non sarà ripristinata la passerella in legno si è costretti ad attraversare il letto del torrente per passare sull'altra sponda dove sono presenti numerosi esemplari di abete bianco con abbondante rinnovazione naturale della stessa specie.
Si incrocia il sentiero n. 3 e successivamente in una piccola radura si prosegue sulla sinistra con un breve tratto in salita per ridiscendere successivamente in un bosco di pino e faggio.
Proseguendo per una ripida salita si giunge sul percorso n. 2 e, percorrendolo, nel senso inverso, per un tratto caratterizzato dalla presenza di pineta e ontano lungo i fossi, si raggiunge il torrente Vallone Freddo e si prosegue in leggera ascesa sino a giungere al bivio di Colle Napoletano. Imboccata la stradella per Colle Napoletano, si sale attraversando una pineta di pino laricio, disforme, rada, creatasi in seguito allo schianto di numerose piante abbattute dal ciclone del dicembre 1962. Salendo in quota, tra piante di pino, faggio e sporadici pioppi si giunge in prossimità di una zona panoramica, dove è possibile osservare ad ovest l'invaso artificiale del cecita ed a est Cozzo del Principe che, nel periodo autunnale, per la presenza di svariate specie di latifoglie, acquista una colorazione multiforme.
Proseguendo tra arbusti e rovi, i cui frutti sono molto appetiti dagli uccelli, si attraversa un breve tratto di bosco misto di pino e faggio, sino a raggiungere una piccola radura dove non di rado è possibile l'incontro con il capriolo. Si entra quindi di un bosco di pino laricio, coetaneo dell'età di 100 anni, con presenza di moltissimi soggetti resinati nel periodo dell'ultima guerra. Proseguendo, si lascia la stradella immettendosi su di un viottolo, situato sulla destra, caratterizzato dalla presenza di giovani piante di pino e successivamente da pineta matura, sino ad arrivare in località Quattrovie. II percorso nell'ultimo tratto segue a ritroso l'itinerario n. 7 a cui si rimanda per la descrizione.


I testi sono di: Comunità Montana Delle Serre Cosentine
"Scede tecniche e Sentieri della provincia di Cosenza", Regione Calabria 1996

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